"Tu mi proponi finestra strana, d'attendere...
Dovrei, o finestra, al tuo invito arrendermi?" di Rainer Maria Rilke
"TU MI PROPONI, FINESTRA STRANA..." presentazione di Elisa Bozzi
C’è una finestra. C’è un muro. E tutto intorno un mondo in movimento. Ada Anselmi, con la pazienza che la contraddistingue, documenta quel mondo fatto di ombre in un continuo peregrinare tra la sua realtà e quella finestra strana, che in qualche modo la attrae con il suo silenzio. Anselmi cerca nel suo progetto la bellezza nelle piccole cose, e la ripropone in quella fotografia a chilometro zero che la caratterizza. Errante, in questo caso, non è il soggetto dello scatto, ma il fotografo stesso, che, giorno dopo giorno, prosegue il suo peregrinare verso il suo punto di interesse, la finestra, per vedere cosa succede. E ad apparire saranno le ombre degli edifici limitrofi, sempre diverse al cambiare delle ore del giorno, le ombre della vegetazione, più o meno intensa, degli uccelli che percorrono quel piccolo pezzo di cielo, degli elementi atmosferici come la pioggia o la neve. Un piccolo riquadro di mondo imperturbabile che è, in verità, in continuo divenire. Che vive in bilico tra la razionalità delle geometrie create dagli edifici e l’irrazionalità delle ombre in movimento create dagli alberi e dagli esseri viventi. E che riesce a mostrarsi al mondo grazie al lento e inesorabile errare di Ada Anselmi che, con pazienza, documenta questa realtà.
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"You offer me a strange window, to wait ...
Should I, or window, surrender to your invitation? "By Rainer Maria Rilke
"TU MI PROPONI, FINESTRA STRANA..." presentation by Elisa Bozzi
There's a window. There's a wall. And all around there's a world in motion. Ada Anselmi, with the patience that distinguishes her, documents that world made of shadows in a continuous pilgrimage between her reality and that strange window, which somehow attracts her with its silence. Anselmi in her project seeks beauty in small things, again with her characteristic zero kilometer photograph. Wandering, in this case, is not the subject of the shot, but the photographer herself, who, day after day, continues her wandering towards her point of interest, the window, to see what happens. And to appear will be the shadows of neighboring buildings, always different as hours changing during the day, the shadows of the vegetation, more or less intense, the birds flying over that small piece of sky, atmospheric elements such as rain or snow. A small piece of imperturbable world that is, in truth, in constant evolution. A world living in balance between rationality of the geometries created by buildings and irrationality of moving shadows, created by trees and living beings. And a world that manages to show himself thanks to the slow and inexorable wandering of Ada Anselmi who, with patience, documents this reality.