"OUVERTURES"
“Ouvertures” è un'opera animata da un'idea concettuale dal significato aperto, per dare valore al domestico e al quotidiano, attraverso immagini che con la loro capacità simbolica possono risvegliare il senso di mistero nella realtà ordinaria. Le foto sono scattate dalla mia cucina nell'arco di due stagioni e ritraggono le realtà presenti in sei finestre di fronte, sei “aperture” sulle esistenze altrui. Aperture significa un passaggio in 2 direzioni, in uscita e in entrata. Ogni volta che apriamo una finestra o una porta, facciamo uscire un pezzetto del nostro mondo, ma allo stesso tempo permettiamo al mondo esterno di entrare nella nostra vita.
In Ouvertures ho cercato di cogliere attimi e dettagli di una routine dove l'attenzione mai si ferma, una quotidianità che si trasforma in pellicola riempita di abitudini, attività, ritmi, stati d'animo. Ho posato lo sguardo sulle vite degli altri, con quell'umano impulso di voyeur, ho cercato di farlo con garbo, con una sorta di pudore che mi ha portata a ritrarre queste persone senza mai mostrarle veramente. I volti scompaiono, l'identità è celata, ma esattamente uguale a quella di ciascuno di noi.
E' un tutt'uno, un misto di poesia, di perversione, d'immedesimazione, di curiosità bonaria e di attitudine al ruolo di “spettatore”.
La finestra diventa una “gabbia concettuale” la cui cornice è l'elemento simbolico statico in ogni immagine, attorno e dentro al quale si muovono in sequenza storie di quotidianità.
Tutti i soggetti ritratti, animati e non, sono attori inconsapevoli di una lente e composta sinfonia, ognuno sul suo palcoscenico, ognuno alla sua finestra, ognuno a recitare il proprio pezzo di vita.
Pubblicazioni:
GENTE DI FOTOGRAFIA N75
IL FOTOGRAFO N323
REST N24 di Fulvio Bortolozzo
Premiato come terzo miglior portfolio al COLORNO PHOTO FESTIVAL 2018
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«Ouvertures»
"Ouvertures" is a work animated by a conceptual idea with an open meaning, to give value to domestic and daily actions, through images that with their symbolic capacity can awaken the sense of mystery in ordinary reality.
Pictures are taken within two seasons from the window of my kitchen and portray the realities present in six front windows, six “openings” on the existence of others. “Opening” means a passage in two directions, in and out. Every time we open a window or a door, we bring out a piece of our world, but at the same time we allow the outside world to enter our life.
Im my work “Ouvertures” I tried to capture moments and details of a routine where attention never stops, an everyday life that is transformed into a film filled with habits, activities, rhythms, moods. I laid my gaze on the lives of others, with that human impulse of voyeurism, I tried to do it gracefully, with a sort of modesty that led me to portray those people without ever really showing them. Faces disappear, identity is hidden, but exactly the same as that of each of us.
The work aims to be a whole, a mixture of poetry, perversion, identification, good-natured curiosity and attitude to the role of spectator.
The window becomes a "conceptual cage" whose frame is the static symbolic element in each image, around and within which, stories of everyday life move in sequence.
All the subjects portrayed, animated and not, are unconscious actors of a slow and composed symphony, everyone on his stage, each at his window, each interpreting his own life.
Publishing:
GENTE DI FOTOGRAFIA N75
IL FOTOGRAFO N323
REST N24 di Fulvio Bortolozzo
Third place prize COLORNO PHOTO FESTIVAL 2018