A tu per tu
“Sei a 5 km da un paradiso” recita il cartello stradale della SS45 prima del bivio per Cerignale, piccolissimo comune dell'alta Val Trebbia, a cavallo tra Emilia Romagna e Liguria.
Qui la parola d'ordine è trasformare i limiti, come l'isolamento, in opportunità per turisti e nuovi abitanti; l'obiettivo è ripensare il villaggio come luogo di aggregazione, una vera comunità che si supporta, un ritorno al contatto con la vita di comunità percepita come un valore.
Cerignale è animato dall'amore e dalla creatività del suo sindaco il quale sostiene che l'Appennino sia una risorsa, uno spazio importante per un’economia verde e nuove occupazioni in equilibrio con la natura. Oggi cominciano a tornare i giovani, ma per crescere e ripopolarsi, la montagna necessita di paesaggi curati, decoro, servizi alla persona. In montagna le scuole chiudono per mancanza di bambini; farmacie e banche non esistono; il trasporto pubblico, quando presente, è problematico; gli ospedali sono a parecchi chilometri di distanza; il medico visita una sola volta alla settimana; la connessione internet spesso è scarsa o inesistente.
Cerignale non fa eccezione.
Ad aggravare le difficoltà ordinarie della stagione invernale, il 3 Ottobre 2020 si è aggiunto il crollo del ponte Lenzino che collegava il comune di Corte Brugnatella a quello di Cerignale. Per i mezzi che devono attraversare il tratto interrotto dal cedimento dell’opera, è stato predisposto un percorso alterativo, di circa 15 km più lungo, dilatando ulteriormente i tempi per gli spostamenti.
Eppure qui la gente reagisce e si adatta, è abituata a convivere con gli eventi e i tempi dettati dalla natura. Niente è facile e scontato, ma lo spirito di condivisione e di mutuo soccorso aiuta a vivere al meglio tutte le difficoltà. L'unico negozio esistente, praticamente un’impresa sociale, è un riferimento per tutti, come l’ufficio dello sceriffo nel Far West; lo storico bar/albergo capitanato dalla stoica novantenne Teresa offre ancora vitto e alloggio; il taxi sociale sopperisce la mancanza di trasporti pubblici e rifornisce di medicinali chi ne ha bisogno; nella vecchia piazzetta esiste ancora un forno in condivisione per pane e pizza, utilizzabile da tutti prenotando giorno e ora. E' un equilibrio sottile, ma c'è e si sente.
Negli anni sono diminuiti i bambini (i due rimasti a Cerignale si alzano all’alba per andare a scuola a Bobbio o a Ottone), ma si è allargato il bosco. Gli alberi sono un toccasana, una risposta duplice contro la crisi pandemica e quella climatica, sono il simbolo della resilienza che possono fare da ponte colmando il divario tra paesini e città. Non a caso, a giugno, la regione Emilia Romagna ha lanciato un importante piano per la forestazione che prevede la piantumazione di 4,5 milioni di alberi nei prossimi cinque anni, uno per ciascuno dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il“corridoio verde” d’Italia e Cerignale ancora più paradiso...
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"You are 5 km from a paradise" reads the road sign of the SS45 before the junction for Cerignale, a very small town in the upper Val Trebbia, between Emilia Romagna and Liguria.
Here the watchword is to transform limits, such as isolation, into opportunities for tourists and new inhabitants; the goal is to rethink the village as a place of aggregation, a real community that supports itself, a return to contact with community life perceived as a value.
Cerignale is animated by the love and creativity of its mayor who claims that the Apennines are a resource, an important space for a green economy and new occupations in balance with nature. Today young people are starting to return, but to grow and repopulate, the mountain needs well-kept landscapes, decorum, personal services. In the mountains, schools close due to lack of children; pharmacies and banks do not exist; public transport, when present, is problematic; the hospitals are several kilometers away; the doctor visits only once a week; the internet connection is often poor or non-existent.
Cerignale is no exception.
To aggravate the ordinary difficulties of the winter season, the collapse of the Lenzino bridge that connected the municipality of Corte Brugnatella to that of Cerignale was added on 3 October 2020. For vehicles that have to cross the stretch interrupted by the collapse of the work, an alterative route has been prepared, about 15 km longer, further extending the travel times.
Yet here people react and adapt, they are used to living with the events and times dictated by nature. Nothing is easy and obvious, but the spirit of sharing and mutual aid helps you to better live all the difficulties. The only existing shop, practically a social enterprise, is a reference for everyone, like the sheriff's office in the Far West; the historic bar / hotel led by the stoic ninety-year-old Teresa still offers room and board; the social taxi makes up for the lack of public transport and supplies medicines to those in need; in the old square there is still a shared oven for bread and pizza, which can be used by everyone by booking the day and time. It's a subtle balance, but it's there and you can feel it.
Over the years the number of children has decreased (the two remaining in Cerignale get up at dawn to go to school in Bobbio or Ottone), but the woods have expanded. Trees are a panacea, a dual response against the pandemic and climate crisis, they are the symbol of resilience that can act as a bridge bridging the gap between villages and cities. Not surprisingly, in June, the Emilia Romagna region launched an important plan for forestation which provides for the planting of 4.5 million trees over the next five years, one for each of its inhabitants, to make Emilia-Romagna become the "green corridor" of Italy and Cerignale even more paradise ...
Qui la parola d'ordine è trasformare i limiti, come l'isolamento, in opportunità per turisti e nuovi abitanti; l'obiettivo è ripensare il villaggio come luogo di aggregazione, una vera comunità che si supporta, un ritorno al contatto con la vita di comunità percepita come un valore.
Cerignale è animato dall'amore e dalla creatività del suo sindaco il quale sostiene che l'Appennino sia una risorsa, uno spazio importante per un’economia verde e nuove occupazioni in equilibrio con la natura. Oggi cominciano a tornare i giovani, ma per crescere e ripopolarsi, la montagna necessita di paesaggi curati, decoro, servizi alla persona. In montagna le scuole chiudono per mancanza di bambini; farmacie e banche non esistono; il trasporto pubblico, quando presente, è problematico; gli ospedali sono a parecchi chilometri di distanza; il medico visita una sola volta alla settimana; la connessione internet spesso è scarsa o inesistente.
Cerignale non fa eccezione.
Ad aggravare le difficoltà ordinarie della stagione invernale, il 3 Ottobre 2020 si è aggiunto il crollo del ponte Lenzino che collegava il comune di Corte Brugnatella a quello di Cerignale. Per i mezzi che devono attraversare il tratto interrotto dal cedimento dell’opera, è stato predisposto un percorso alterativo, di circa 15 km più lungo, dilatando ulteriormente i tempi per gli spostamenti.
Eppure qui la gente reagisce e si adatta, è abituata a convivere con gli eventi e i tempi dettati dalla natura. Niente è facile e scontato, ma lo spirito di condivisione e di mutuo soccorso aiuta a vivere al meglio tutte le difficoltà. L'unico negozio esistente, praticamente un’impresa sociale, è un riferimento per tutti, come l’ufficio dello sceriffo nel Far West; lo storico bar/albergo capitanato dalla stoica novantenne Teresa offre ancora vitto e alloggio; il taxi sociale sopperisce la mancanza di trasporti pubblici e rifornisce di medicinali chi ne ha bisogno; nella vecchia piazzetta esiste ancora un forno in condivisione per pane e pizza, utilizzabile da tutti prenotando giorno e ora. E' un equilibrio sottile, ma c'è e si sente.
Negli anni sono diminuiti i bambini (i due rimasti a Cerignale si alzano all’alba per andare a scuola a Bobbio o a Ottone), ma si è allargato il bosco. Gli alberi sono un toccasana, una risposta duplice contro la crisi pandemica e quella climatica, sono il simbolo della resilienza che possono fare da ponte colmando il divario tra paesini e città. Non a caso, a giugno, la regione Emilia Romagna ha lanciato un importante piano per la forestazione che prevede la piantumazione di 4,5 milioni di alberi nei prossimi cinque anni, uno per ciascuno dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il“corridoio verde” d’Italia e Cerignale ancora più paradiso...
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"You are 5 km from a paradise" reads the road sign of the SS45 before the junction for Cerignale, a very small town in the upper Val Trebbia, between Emilia Romagna and Liguria.
Here the watchword is to transform limits, such as isolation, into opportunities for tourists and new inhabitants; the goal is to rethink the village as a place of aggregation, a real community that supports itself, a return to contact with community life perceived as a value.
Cerignale is animated by the love and creativity of its mayor who claims that the Apennines are a resource, an important space for a green economy and new occupations in balance with nature. Today young people are starting to return, but to grow and repopulate, the mountain needs well-kept landscapes, decorum, personal services. In the mountains, schools close due to lack of children; pharmacies and banks do not exist; public transport, when present, is problematic; the hospitals are several kilometers away; the doctor visits only once a week; the internet connection is often poor or non-existent.
Cerignale is no exception.
To aggravate the ordinary difficulties of the winter season, the collapse of the Lenzino bridge that connected the municipality of Corte Brugnatella to that of Cerignale was added on 3 October 2020. For vehicles that have to cross the stretch interrupted by the collapse of the work, an alterative route has been prepared, about 15 km longer, further extending the travel times.
Yet here people react and adapt, they are used to living with the events and times dictated by nature. Nothing is easy and obvious, but the spirit of sharing and mutual aid helps you to better live all the difficulties. The only existing shop, practically a social enterprise, is a reference for everyone, like the sheriff's office in the Far West; the historic bar / hotel led by the stoic ninety-year-old Teresa still offers room and board; the social taxi makes up for the lack of public transport and supplies medicines to those in need; in the old square there is still a shared oven for bread and pizza, which can be used by everyone by booking the day and time. It's a subtle balance, but it's there and you can feel it.
Over the years the number of children has decreased (the two remaining in Cerignale get up at dawn to go to school in Bobbio or Ottone), but the woods have expanded. Trees are a panacea, a dual response against the pandemic and climate crisis, they are the symbol of resilience that can act as a bridge bridging the gap between villages and cities. Not surprisingly, in June, the Emilia Romagna region launched an important plan for forestation which provides for the planting of 4.5 million trees over the next five years, one for each of its inhabitants, to make Emilia-Romagna become the "green corridor" of Italy and Cerignale even more paradise ...
